Un nuovo stadio sportivo per il Napoli calcio
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Il problema è lo stadio S. Paolo e le infrastrutture necessarie affinché il calcio Napoli possa finalmente crescere indisturbato.
De Laurentis vorrebbe acquistare lo Stadio S. Paolo, ma ciò è in contrasto con i piani futuri di Fuorigrotta. Il Sindaco de Magistris è stato lì a guardare e ora si appresta ad aprire l'ennesimo fronte di battaglia con i suoi cittadini e con un imprenditore che merita rispetto per ciò che ha fatto e farà per Napoli.
Un nuovo stadio sportivo per il Napoli calcio
Un nuovo stadio sportivo per il Napoli calcio
Una nuova Fuorigrotta: la cittadella dello sport, mare pulito, una grande spiaggia, centri benessere, musica e spettacolo, eventi fieristici, un quartiere a misura d’uomo all'insegna della qualità della vita e del benessere.
Uno stadio moderno e di proprietà privata da costruire a Napoli zona Marianella quartiere a nord-est di Napoli, costruito secondo tutti i criteri legislativi attualmente vigenti e con parcheggi sotterranei, in modo da abbattere tutti quei possibili disagi presenti a Fuorigrotta a causa della mancanza delle infrastrutture necessarie per supportare il buon funzionamento di un impianto di questo tipo. Una struttura tecnologicamente all'avanguardia rivestita totalmente da pannelli solari per il recupero energetico, con ristoranti, pizzerie e negozi di abbigliamento sportivo per acquistare tutti i gadget della squadra del cuore. Uno stadio moderno di nuova generazione che darebbe un nuovo slancio culturale a un quartiere depresso dal punto di vista economico, attirerebbe nuovi capitali con una ricaduta occupazionale significativa e di qualità, metterebbe in moto l'edilizia con un piano di ammodernamento urbano funzionale allo stadio, e inoltre permetterebbe di abbattere immediatamente l’insostenibile impatto ambientale che lo stadio San Paolo ha su Fuorigrotta[1]. Gli abitanti di Fuorigrotta si vedono infatti costretti a convivere con il disagio della sosta selvaggia, con il tifo violento e con manifestazioni rumorose e ingombranti. Il vecchio stadio San Paolo diverrebbe un luogo meraviglioso per il tempo libero di tutti gli abitanti di Fuorigrotta e dei quartieri limitrofi, dando così nuovo impulso all’ascesa di nuovi giovani sportivi e istruttori, che sempre più denunciano la mancanza di spazi per esercitare l’arte dello sport. Lo Stadio S. Paolo diventerebbe un incubatore di forza lavoro connessa allo sport e all’arte motoria che si integrerebbe perfettamente con il piano di riqualificazione ambientale dell’area di Bagnoli e con i progetti in corso d’opera (delocalizzazione della Città della scienza, ripristino della linea di costa a Bagnoli, permettendo la realizzazione di una grande spiaggia che una città come Napoli non può non avere, un piano di edilizia residenziale di qualità ecc.). Fuorigrotta diventerebbe la città dello Sport e di tutte le discipline atletiche. Un progetto serio ed univoco attirerebbe giovani da tutta Italia, garantendo crescita demografica di qualità, crescita occupazionale e quindi una crescita economica duratura. Questa operazione darebbe un’occasione concreta per lo sviluppo del benessere dei cittadini, lo stadio S. Paolo diventerebbe l’anello mancante e il punto di arrivo del parco sportivo, ciò fornirebbe maggiore occupazione e sicuramente più medaglie d’oro per la squadra olimpica italiana.
[1] Fuorigrotta (in napoletano Forerotta) insieme al quartiere Bagnoli forma la decima municipalità del comune di Napoli.
Meno esteso di Chiaiano, con i suoi 76.521 residenti è il quartiere più popoloso di Napoli. Confina, oltre che con Bagnoli, con i quartieri Soccavo, Pianura, Vomero, Chiaia e Posillipo (in linea d’aria, non essendoci strade che collegano direttamente i due quartieri per via della forte pendenza che li separa).
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http://gennaroespositoblog.com/2013/07/16/stadio-san-paolo-le-pretese-del-patron/
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