Teoria del praticone superficiale; qualità della vita applicazioni in politica

Uno dei principi fondamentali dell’ideologia della qualità della vita consiste nel minimizzare i costi improduttivi che fanno diminuire la qualità della vita per massimizzare i benefici della produttività funzionale alla crescita della QDV. Un’accurata programmazione alla base, prima di fare una qualsiasi scelta, comporta un costo maggiore iniziale, anche in termini di tempo o spaziotemporale, ma si rivela quasi sempre un costo produttivo, il beneficio che si ricava, si riscontra a lungo termine; mentre si è visto che una scarsa programmazione in partenza, scarsa prevenzione, comporta nel lungo periodo una serie di problematiche, che fanno aumentare i costi e i rischi, quindi tale strategia risulta essere svantaggiosa, ed è alla base della cosiddetta Teoria del praticone superficiale.

PRODUZIONE RISERVATA (Copyright Domenico Esposito)
Nel 2008 lo studioso napoletano Domenico Esposito padre della moderna teoria dell'ideologia della qualità della vita, in riferimento a come vengono prese le decisioni da parte di amministratori politici, sia a livello locale che nazionale, nonché a come vengono attuati e pianificati i lavori pubblici in alcune città, necessari per la sicurezza e lo sviluppo del territorio, o a come vengono gestite l'emergenze, ha elaborato la cosiddetta Teoria del praticone superficiale (Theory of surface praticone), in cui si afferma che nel realizzare un lavoro o prendere una qualsiasi decisione, anche quello/a meno importante deve essere fatto/a con un certo criterio di competenza secondo qualità, funzionale alla crescita della qualità della vita dei cittadini e del territorio, riducendo tutti i possibili rischi.
EX: una legge sbagliata, un provvedimento politico che crea disagi, pulire o aggiustare una strada in maniera superficiale, ripetuti aggiustamenti a distanza di poco tempo uno dall’altro, scrivere un articolo trascurando fatti importanti,  coltivare un giardino con attrezzi non adeguati o con piante non adatte al tipo di ambiente, realizzare una zona a traffico limitato (o una zona pedonale) non adeguatamente supportata da infrastrutture necessarie per la sicurezza, godimento o fruizione del bene (cioè permettere alle persone di raggiungere la zona desiderata in maniera agevole e per non penalizzare gli operatori commerciali), organizzare un evento avendo le giuste risorse per supportarlo, anche in termini di sicurezza, clientelismo, lassismo, non curanza e così via, tanto per citarne qualcuno. Ricordo le vicende italiane sulla gestione dei terremotati ad Amatrice, dove sono state realizzate 515 casette non coibentate con pessime opere di urbanizzazione, caldaie non coibentate, topi, fognature intasate, tubi ghiacciati, infiltrazioni; ciò era ovviamente prevedibile date le temperature che si raggiungono in inverno, ad oggi 5 genneaio 2018 siamo già a venti gradi sotto zero.
Secondo questa teoria, ogni atto è qualitativamente buono, affinché duri nel tempo, sia produttivo, efficiente ed efficace, deve essere fatto tenendo ben presenti tutti i requisiti che esso comporta, per non creare inutili disagi, per evitare di sprecare risorse importanti, economiche ed umane, e per ridurre al minimo qualsiasi rischio da esso derivante; Altrimenti si comunica al cittadino disorganizzazione e mancanza delle competenze necessarie! La competitività dipende molto da come si pianificano le scelte, l’arte di prevedere i rischi è una legge che si applica in ogni attività umana, ogni lavoro, ogni relazione e così via. La credibilità di un sistema paese, ma anche di un singolo operatore umano si fonda su queste semplici considerazioni. Con questa teoria si è voluto dimostrare che la qualità della vita non è solo un problema di sicurezza, ma anche di sviluppo economico e di benessere sociale, di efficienza e qualità della spesa.
Proprietà letteraria riservata a Domenico Esposito. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo-elettronico, meccanico, digitale, se non nei termini previsti dalla legge che tutela il diritto d’Autore. Per ogni informazioni contattare direttamente l’autore, si veda il sito www.laqualitadellavita.it 
(Per approfondimenti consulta il libro in formato cartaceo oppure l’E-Book che puoi scaricare direttamente per via web….clicca qui–> Ideologia della qualità della vita) 

Wikipedia: “Qualità della vita Applicazioni in politica 

L’espressione “qualità di vita” è stato usato a partire dal 1980 con riferimento a segni indicativi di degrado urbano e di criminalità, e quindi di diminuzione di qualità di vita. Il sociologo americano James Q. Wilson di orientamento conservatore, ha elaborato a questo proposito la cosiddetta Teoria della finestra rotta, (Broken window theory), in cui si afferma che problemi relativamente di piccola portata, come un vetro rotto o l’urina di un barbone, se lasciati a lungo irrisolti, comunicano al pubblico cittadino il messaggio subliminale che il disordine in generale viene tollerato. Questo produce l’impressione di un governo noncurante e quindi invita a commettere delitti sempre più gravi. Questa teoria di Wilson è stata ripresa da molti sindaci americani come Oscar Goodman di Las Vegas,Richard Riordan di Los Angeles, Rudolph Giuliani (il suo più acceso sostenitore) di New York City e Gavin Newsom di San Francisco. Queste città hanno attivato la normativa denominata tolleranza zero, e cioè che neppure le piccole infrazioni devono essere tollerate bensì perseguite, per fermare sul nascere l’escalation verso il peggio“.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il Simbolo; essenza di un progetto

Qualità della vita: definizione vincente

La mia Europa; Domenico Esposito