La Partitocrazia italiana
Il P. Mario Draghi non si smentisce, perfetta analisi sulla crisi economica dell'eurozona; bacchetta pesantemente i cosiddetti governi deboli che non hanno saputo prevedere ciò che stava accadendo, confermando ciò che noi cittadini onesti e non sprovveduti abbiamo sempre sostenuto.
Domenico Esposito
Per approfondimenti consulta il libro in formato cartaceo oppure l'E-Book che puoi scaricare direttamente per via web....clicca qui Ideologia della qualità della vita
Draghi parla alla Luiss: ««Rischi di proteste distruttive a causa della disoccupazione»
Letta rincara sul lavoro: «Spero non si aprano problemi di ordine pubblico, necessarie decisioni dell'Unione Europea»
LE DISUGUAGLIANZE - Altro tema, quasi contiguo, è quello relativo alle disuguaglianze sociali cresciute enormemente negli ultimi anni: da quasi «vent'anni è in atto una tendenza alla concentrazione dei redditi delle famiglie che penalizza i più deboli», ha detto il numero uno dell'Eurotower. Per Draghi - infatti - occorrerebbe «una più equa partecipazione ai frutti della ricchezza nazionale» che aumenta «la coesione sociale» e conduce «al successo economico». Draghi ha così chiesto (al governo appena insediato) di «mitigare» gli effetti recessivi del risanamento dei conti privilegiando «le riduzioni di spesa pubblica corrente e quella delle tasse». Perché «la tassazione è già elevata, in qualunque confronto internazionale».
Draghi: «La disoccupazione rischia di innescare proteste distruttive»
IL CREDITO - Dal lavoro al credit crunch delle banche nei confronti delle imprese il passo è breve. Per favorire l'accesso al credito in alcuni Paesi europei - ha suggerito Draghi - potrebbero essere «efficaci anche interventi nazionali, peraltro già collaudati in alcuni Paesi, con la partecipazione di governi, banche pubbliche e agenzie di sviluppo».
LE RIFORME - Eppure se la crescita è oggi più debole in alcuni Paesi che in altri, questo dipende non solo dal credito scarso, ma perché «non si sono volute affrontare fragilità strutturali, di cui oggi, dopo la crisi, sentiamo tutto il peso». Per Draghi, quindi, «un'efficace promozione e tutela della concorrenza, un adeguato grado di flessibilità del mercato del lavoro che sia ben distribuito tra generazioni, una burocrazia pubblica che non sia di ostacolo alla crescita, un capitale umano adatto alle sfide poste dalla competizione globale, un ambiente migliore sono fronti su cui, malgrado progressi recenti, non poco resta ancora da fare, sia pure in misura diversa nei singoli Paesi».
LE CAUSE DELLA CRISI - «Nell'area dell'euro, la straordinaria affermazione della moneta unica ha nascosto per anni i rischi che venivano accumulandosi. I governi dei paesi membri - ha aggiunto Draghi - si sono sentiti liberati dai vincoli pre-esistenti: con l'eccezione della Germania e di pochi altri Paesi, hanno procrastinato le riforme strutturali che avrebbero potuto adeguare la competitività di strutture economiche obsolete alle sfide di una globalizzazione incalzante». E proprio sulla (presunta) rivalità nei confronti della Germania - unica ipotetica vincitrice della crisi dell'Eurozona - si è espresso anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta: «Contrastare la Germania al prossimo Consiglio come se si trattasse di un match di football o come la rivincita di una finale di Champions» sarebbe«un errore gravissimo», ha detto il premier in una conferenza stampa congiunta con Rajoy. Letta ha poi detto la sua sull'allarme disoccupazione lanciato da Draghi: «Spero che il fronte dell'ordine pubblico non si apra, ma non si aprirà se l'Europa assumerà delle decisioni».
LA POLITICA MONETARIA - Al netto delle riforme urgenti di cui ha bisogno il nostro Paese Draghi ha anche fornito le linee guida del futuro prossimo della Banca centrale europea. L'ipotesi - lasciata presagire dal numero uno dell'Eurotower - è di un ulteriore riduzione del costo del denaro («Se necessario siamo pronti ad agire», ha detto) con la possibilità di tassi di deposito negativi per le banche, ma «la misura va studiata con attenzione». Così - se sarà necessario - la banca centrale taglierà di un ulteriore quarto di punto il costo del denaro, nonostante ora i tassi siano al minimo storico dello 0,50%.
Domenico Esposito
www.helpconsumatori.it
Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge sulle semplificazioni.”Siamo al cuore di un insieme di provvedimenti che migliorano la qualità della vita ai cittadini quando hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione e migliorano la competitività dell’economia”, ha detto il presidente del C...
...tanti piccolissimi passi nella direzione giusta, ma il vero rischio è alle porte; alle prossime elezioni avremo coalizioni divise e contrapposte su tutto; questo governo sta dimostrando concretezza e chiarezza di idee, c'è una testa con idee al comando, che decide!...idee criticabili ma coerenti. Lavorare di più sulla trasparenza e metodo della tracciabilità per rendere più semplice l'attribuzione della responsabilità per i reati contro la pubblica amministrazione, pene severissime per chi commette reati contro la pubblica amministrazione... Lavorare di più sulla patrimoniale, anche nei confronti di chi esporta la produzione o capitali, con lo scopo di realizzare un tesoretto utilizzabile per abbassare le tasse al lavoro dipendente...incentivando così l'occupazione in Italia!
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Errori ed orrori della Partitocrazia italiana!
Errori ed orrori della Partitocrazia italiana!
Il ritorno Di Berlusconi in politica è un deterrente
all'astensionismo. Conviene a tutti i partiti, persino al PD! Le analisi
statistiche dimostrano che il fenomeno dell'astensionismo è andato crescendo in
Italia a partire dagli anni '70 quando con la "questione morale"
messa in luce nel 1977 da Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista
Italiano, si cominciò a denunciare la corruzione dei partiti politici.
Oggi siamo qui a denunciare le stesse cose, ma da una
prospettiva diversa per tante ragioni. Trovo assolutamente immorale questo modo
di procedere che ha la democrazia italiana, che questa classe politica continui
a presentarsi e a riproporsi secondo schemi e ideologie ormai superate e non
più adatte ad affrontare i seri problemi strutturali italiani che, a mio
avviso, sono legati tutti al moderno concetto di qualità della vita. La
corruzione dei partiti è strutturale, e il mal costume è diventato un problema
culturale in Italia, che va sradicato con leggi che sostituiscano ciò che è attualmente
legale con ciò che deve diventare illegale, equiparando l’Italia al resto
d’Europa, garantendo le adeguate risorse economiche ed umane per la crescita e
sviluppo dell’economia italiana e del benessere di tutti gli italiani. Ricordo
che questi signori, gli attori della politica della politica italiana,
attualmente presenti in parlamento e che si presenteranno alle prossime
elezioni, hanno lavorato, a mio avviso sbagliando, per realizzare cose
incomplete senza garantire l’unità del sistema Paese e un’adeguata funzione di
controllo, mi riferisco al regionalismo e in ultima analisi, al federalismo
fiscale e autonomie locali. Questi provvedimenti legislativi hanno interessato
modifiche importanti del dettato Costituzionale, la cosiddetta 1° legge dello
Stato, e furono propinati come le uniche soluzioni possibili per affrontare i
problemi italiani (corruzione, clientele, questione meridionale, deturpazione
ambientale, competitività del sistema Paese, inefficienza produttiva, scarso
livello di qualità della vita generale ecc. ecc.). Oggi, con la crisi e la
stagnazione i nodi vengono al pettine, hanno sprecato e sbagliato in momenti
dove bisognava mettere in sicurezza il Paese, problemi che tutt’ora persistono.
Questa classe dirigente ha pensato ai propri affari e al proprio benessere,
sono stati incapaci di prevedere le conseguenze delle proprie scelte etiche e
politiche. Pertanto, la qualità della loro azione politica è stata mediocre, questo
è ciò che potrebbe pensare qualsiasi persona con un minimo di intelligenza. Queste
cose che dico adesso sono state dette e ridette in passato, anche da me
medesimo e da tutti gli italiani onesti, dalla società civile, dagli esperti e
da tutte le persone sane di mente presenti in Italia e in Europa.
Lo Stato italiano, oggi, va modernizzato e alleggerito, meno
persone inefficienti e più tecnologia informatica che permette di creare
efficienza, sfruttando a pieno la funzione di controllo e la funzione di
sviluppo. Queste due funzioni vanno rafforzate e potenziate secondo il criterio
dell’ideologia della qualità della vita. Qualche mese fa fui invitato a
partecipare ad un convegno in parlamento voluto dal Ministro dello Sviluppo
Passera, il quale sta utilizzando gli strumenti e i principi della citata
ideologia applicata all’Italia. Ebbene,
le due principali funzioni (di controllo e di sviluppo) di un qualsiasi Stato devono
interessare sia i bilanci e sia la produttività dei fondamentali settori
produttivi (primario, secondario e terziario)
dei singoli territori o enti locali.
I Partiti attualmente presenti in Italia trattano i cittadini come sudditi e non come sovrani, per non dire stupidi. Molti cittadini onesti vengono ricattati dai partiti secondo una logica clientelare. Noi italiani sappiamo che i maggiori p
artiti, in particolare, hanno commesso illeciti e per motivi clientelari hanno aggravato il buon vivere di tutto il sistema Paese. La qualità dell'azione politica dei Governi rappresentata da questi partiti è stata distratta, sprecona e non adeguata alla dinamica dello sviluppo storico degli eventi. Si sono dati per se e per il proprio entourage enormi privilegi senza meritarlo.
Allora, stiamo parlando di fatti gravi e di colpe dimostrate dalla scarsa qualità della vita dei territori in cui viviamo e dal deterioramento della stessa in tutti gli ambiti produttivi del sistema Paese, a parte la pace di qualcuno, che nonostante i disagi, lavora con onestà ed efficienza portando a casa risultati importanti per se, per la nazione e per la qualità della vita dei singoli territori.
Pertanto, la comprensibile insofferenza dei cittadini per gli attuali partiti non deve indirizzarsi verso proteste sterili, ma deve condurre alla riforma delle istituzioni indicando provvedimenti e strumenti che diano maggiore efficienza all'azione dei governi, centrali e locali, affinché si possa parlare, sempre più, di funzione sviluppo e di funzione di controllo dei territori, con la progressiva riduzione dei livelli di governo e la diminuzione dell'area pubblica nel sistema economico, causa di corruzione e di clientelismo. Ciò può avvenire solamente se riusciremo diminuire il potere del sistema partitico italiano confuso e conflittuale. Inoltre, è necessaria una revisione profonda della burocrazia con sacrifici anche per gli impiegati statali (parlamentari e classe dirigente), perché il peso del risanamento non può ricadere solo sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori del settore privato, specie quelli esposti alla concorrenza, e su quelle dei giovani e del loro futuro.
Pertanto, la comprensibile insofferenza dei cittadini per gli attuali partiti non deve indirizzarsi verso proteste sterili, ma deve condurre alla riforma delle istituzioni indicando provvedimenti e strumenti che diano maggiore efficienza all'azione dei governi, centrali e locali, affinché si possa parlare, sempre più, di funzione sviluppo e di funzione di controllo dei territori, con la progressiva riduzione dei livelli di governo e la diminuzione dell'area pubblica nel sistema economico, causa di corruzione e di clientelismo. Ciò può avvenire solamente se riusciremo diminuire il potere del sistema partitico italiano confuso e conflittuale. Inoltre, è necessaria una revisione profonda della burocrazia con sacrifici anche per gli impiegati statali (parlamentari e classe dirigente), perché il peso del risanamento non può ricadere solo sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori del settore privato, specie quelli esposti alla concorrenza, e su quelle dei giovani e del loro futuro.
Monti sia duro anche a costo di dimissioni anticipate! Maggiori controlli e tracciabilita'.
Bene! Agire subito ma in maniera drastica! Diventi illegale cio' che e' legale. Equiparare l'Italia all'Europa. Maggiore rispetto per il pubblico, la cosa pubblica non deve essere utilizzata per fini personali e privati, maggiore senso civico, il mal costume e' quasi la normalita', in alcuni casi e' legale.
Qualcuno dice che i privilegi ai politici producono ricchezza, in parte è vero, ma fino a quando riusciremo a sostenere questo sforzo? I privilegi mordi e fuggi producono vantaggi mediocri, si tratta di ricchezza momentanea e non duratura, non strutturale, un benessere fittizio che a lungo andare distruggerà l'economia reale, la vita e la qualità della vita di tutti. Tuttavia prima o poi i cittadini danneggiati si rivolteranno contro le ingiustizie e lo faranno con violenza, così come è accaduto nei Paesi arabi e nella storia! Mentre la ricchezza strutturale, produttiva e civile, produce benessere alle future generazioni.
http://www.repubblica.it/politica/2012/09/26/news/costi_politica_tagli-43295630/
Partiti e partitini, compreso il PDL ecc.ecc, oltre che bugiardi e incompetenti, cose dette e ridette e non smetteremo mai di ripeterle, dal punto di vista ideologico..; cioè l'idea di nazione di cui sono portatori è incoerente, disorientante per gli investitori, italiani e non....
Questi signori hanno le idee confuse non sanno ancora verso quale strada andare; verso il liberismo o verso lo statalismo? Queste due scelte comportano una serie di conseguenze politiche di notevole importanza sul futuro dell'Italia, sia dal punto di vista della struttura dello Stato che culturale.
Ciò è dimostrato dal fatto che SEL e IDV insieme a Paolo Ferrero l'accanito sostenitore della statalizzazione bancaria, vorrebbero ripristina l'articolo 18 ecc. ecc.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=4511251508448&set=p.4511251508448&type=1&theater
Ciò è dimostrato dal fatto che SEL e IDV insieme a Paolo Ferrero l'accanito sostenitore della statalizzazione bancaria, vorrebbero ripristina l'articolo 18 ecc. ecc.
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Domenico Esposito: La rottamazione che decanta Renzi è fasulla, non dice tutta la verità! Lui vorrebbe mettere alla porta qualcuno ma non dice il perché...
Domenico Esposito: Gastone Losio Non mi sembri uno che si accontenta delle mezze verità..
Gastone Losio: Senz'altro ci saranno delle lacune delle inconsistenza tra quello che dice e quello che farà. Io degli elementi par avere una fiducia sostanziale in quello che dice. Per brevità cerc oun post inviato ad un suo acerrimo oppositore, amici mio, per farmi capire meglio. A tra poco.
Domenico Esposito: Ci mancherebbe altro! Tutti dicono qualcosa di sensato...ma noi italiani siamo diventati intransigenti, pretendiamo più coerenza...Se Renzi avesse accettato di rompere del tutto con il passato...allora lo capirei
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