Paesaggio



Il paesaggio rappresenta l’insieme delle opportunità che un dato territorio è in grado di dare ai suoi abitanti in quanto determina le condizioni favorevoli per il benessere di coloro che vi abitano, sotto questo aspetto assume quindi una valenza di tipo economico di non trascurabile importanza.  (Domenico Esposito)

Ti sottolineo che questo articolo è un capitolo del libro--> Ideologia della qualità della vita
Definizione di paesaggio 

Il paesaggio, inteso come la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, geologiche, biologiche ed etniche, in sostanza culturali, è l’insieme di tutte le risorse che un territorio possiede, umane e non, materiali e immateriali. Esso rappresenta la ricchezza reale di un Paese, oggi quantificabile attraverso il PIL e altri parametri, che in un futuro non molto lontano potrebbe diventare un aspetto di non trascurabile importanza per la salvaguardia della crescita economica nel rispetto della qualità della vita, anche a vantaggio di quei Paesi che hanno maggiori difficoltà nel recupero di liquidità monetaria da destinare alla produttività e alla sopravvivenza.

Il paesaggio è imprescindibile dall’osservatore e dal modo in cui viene avvertito e vissuto, ma è evidente che le caratteristiche oggettive di qualsiasi paesaggio sono percepibili grosso modo da tutti, esso influenza positivamente o negativamente la psiche delle persone. Ogni territorio possiede un suo specifico paesaggio che va tutelato nel rispetto delle diversità.............e così via
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Il paesaggio è cultura
Le prospettive paesaggistiche evidenziabili sono tante, infatti:

Il sistema terrestre è un paesaggio di straordinario
valore per l'esistenza sulla terra;
esso ci permette di vivere, sopravvivere e
prosperare
poeti, artisti, semplici osservatori ed esperti sono molto bravi ed allenati nell'individuarle, attraverso queste intuizioni ci comunicano un paesaggio sempre nuovo e in continua evoluzione. Il paesaggio, quindi è cultura, è clima, il paesaggio è agricoltura, il paesaggio è capacità energetica, il paesaggio è arte culinaria, il paesaggio è ottima formazione, il paesaggio è intelligenza dei cervelli ecc; il paesaggio è un'idea che si modella nel tempo nelle nostre menti e in base alle esigenze e necessità. 

Il paesaggio è la qualità della vita, cioè l'insieme delle opportunità che un territorio è in grado di dare ai suoi abitanti, esso determina le condizioni favorevoli per la vita e il benessere di tutti noi, quindi costituisce, se salvaguardato, governato e pianificato in modo corretto, una funzione di interesse economico di non trascurabile importanza sociale. Il paesaggio italiano è stato per molti secoli il centro storico (inteso come il luogo dove si sono sedimentate eccezionali prove culturali dell’attività umana) più importante e potente della cultura umana, reso possibile dall’incontro e dalla sintesi di molteplici esperienze culturali provenienti da tutto il mondo. Pertanto l’Italia avendo un paesaggio più ricco e completo ha più opportunità potenziali, quindi esso dovrebbe essere coltivato sia dal punto di vista materiale che ideale; nella pratica, invece, ciò è ostacolato dai problemi di carattere strutturale riconducibili tutti a un mediocre livello di qualità della vita del sistema Italia, il quale produce: conflittualità, scarse competenze, corruzione, poca trasparenza e, così via. Nei periodi di decadenza economica i nodi vengono al pettine: carenze energetiche, carenze manageriali, carenze dirigenziali, carenze di risorse. Proprio in questi momenti nasce l’esigenza di individuare le priorità; oggi la priorità italiana numero uno dovrebbe partire da un rinnovato senso di responsabilità politica, che dovrebbe trovare le risorse giuste mettendole al posto giusto (viene da dire: dimezziamo i costi della politica, e se i nostri politici costano troppo e fanno poco andiamo a scegliere i nostri rappresentanti nel resto d’Europa,dove sono più competitivi 

I peggiori del mondo, grazie a chi?
e più efficienti). La ricchezza umana fondata sul paesaggio è sicuramente più potente, perché è reale, in questo caso andiamo a incidere sui sensi della persona umana, quindi una cosa concreta che riguarda tutti i membri presenti e futuri. Gli strumenti finanziari hanno la loro importanza e in parte incidono sul benessere e la qualità della vita, ma il rischio è la sottrazione di risorse economiche importanti dal mercato reale (la cosiddetta speculazione), inoltre la ricchezza prodotta con questi strumenti (derivati e contenitori vari difficilmente decifrabili) più o meno rischiosi, può svanire da un momento all'altro. Questo tipo di ricchezza è generata sulla base di teorie e modelli capitalistici (virtuali), creati dal gioco della finanza e da speculatori, spesso quello più bravo a vincere è anche quello che ha meno scrupoli di coscienza, perché speculano sulla povera gente. L'Italia è una cultura millenaria ricca di competenze, quindi è meno esposta alle turbolenze finanziarie dell’economia mondiale, in quanto il paesaggio italiano è fondato su di una ricchezza reale, tangibile; essa possiede un’estetica, una bellezza sensitiva, che ci è invidiata dal mondo intero. Il problema è che l'Italia rischia di perdere questa sua forza, a causa della mancanza di risorse economiche e a causa dell'inefficienza e della mediocrità della classe dirigente che non si è resa conto che il sistema sta lentamente perdendo competitività, in tutti i settori. Dobbiamo recuperare il tempo perduto, dobbiamo investire in efficienza produttiva, dobbiamo tagliare le spese improduttive.
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Uomo dell'anno 2013
Spesso i prodotti finanziari diventano forme patologiche al servizio del potere, nel bene e nel male, coinvolgono indiscriminatamente persone innocenti su scala mondiale, perciò non danno valore alla funzione nobile dell’esistenza e ai diritti umani. Paradossalmente questo gioco finanziario produce, in alcune fasi ascendenti, vantaggi economici, quindi ricchezza, che permette di crescere economicamente e di distribuire benessere, mentre nelle fasi discendenti genera perdite su scala mondiale come si è visto con il caso dei derivati americani (e il caso di dire che l’America ha dato, l’America ha tolto...); oggi il Presidente Mario Draghi propone alcune misure (regole del gioco) per arginare le perdite delle fasi discendenti, permettendo così a questo gioco di continuare riconquistando la fiducia da parte degli investitori. 
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I capitali al servizio della qualità della vita: questa, invece, sarebbe la miglior regola. Tuttavia il paesaggio resta e non svanisce mai, anzi si rivaluta sempre, ci emoziona sempre e ci meraviglierà ancora per molto, grazie all’idea che è in continuo movimento, grazie all’interpretazione poetica della realtà che ci circonda. Per questo motivo l’indotto industriale del settore turistico italiano riveste un ruolo di enorme importanza per la stabilità economica del nostro Paese; ciò è motivato anche dalla potente industria manifatturiera e dalla massiccia presenza di artigianato, di piccole e medie imprese, senza alcun dubbio conseguenza di questa storica ricchezza, una risorsa economica di non trascurabile importanza. Molto spesso sentiamo dire che l’Italia non possiede materie prime per lo sviluppo industriale, ma da questo punto di vista è un territorio ricco di straordinarie materie prime che non viene rivalutato nel modo giusto. Quando si parla di paesaggio non può mancare l’attenzione verso quello agricolo e marittimo fin dall’antichità considerati strategici, oggi sono deturpati, maltrattati e poco considerati (i soliti speculatori che sottraggono terre e porzioni di mare a questo meraviglioso settore che attualmente è l'unico a crescere economicamente, perché i nostri prodotti sono apprezzati in tutto il mondo. L’Italia possiede eccezionali prodotti alimentari che non vengono esportati, che hanno difficoltà a stare sul mercato perché non esiste una sufficiente domanda nazionale, abbiamo anche il problema inverso cioè produttori che non riescono a sostenere la domanda estera perché alta. Affinché questo mercato possa svilupparsi al di fuori del territorio nazionale lo Stato italiano dovrebbe supportare i produttori con efficienti trasporti a livello internazionale e mondiale (Lo Stato italiano è assente). I paesi asiatici per crescere economicamente hanno bisogno di materie prime e il cibo è una fondamentale materia prima, indispensabile fonte di energia per il corpo umano, ma fino a quando non riusciremo a creare le necessarie piattaforme commerciali (accordi e negoziati per incentivare la creazione di nuove rotte commerciali più efficienti), questa resterà solo una bella idea. 
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Quando la politica è assente, nascono le rivoluzioni
le rivoluzioni per libertà portano disastri e orrori
sofferenza e felicità per la vittoria
(Ogni paese compete in base a ciò che è stato e a ciò che è e si appresta ad essere), l’Italia è attualmente un paese che dovrebbe puntare molto sui prodotti di qualità, l’eccellenza e l’innovazione anticipando e pianificando lo sviluppo degli eventi storici; ecco che la qualità della vita diventa una perfetta innovazione al posto giusto nel momento giusto. Secondo questa prospettiva l’Italia meridionale e la sua posizione strategica sul Mediterraneo può rivestire un ruolo da protagonista per lo sviluppo di relazioni commerciali su scala mondiale. Naturalmente questa logica di sviluppo dovrebbe essere supportata da efficienti piattaforme portuali e aero-portuali.
A questo proposito dovremmo incentivare la crescita di alcuni settori strategici: l’edilizia (pensando ad un piano di edilizia residenziale di medio/alta qualità, puntando sulla crescita del volume in altezza, quindi grattacieli incastonati con sapienza architettonica li dove sussistono le caratteristiche per attirare residenti facoltosi a vivere in Italia o attirare persone desiderose di spostarsi in residenze particolari, moderne e panoramiche) la cantieristica navale, aereo e ferroviario, farmaceutico, dei profumi, il tessile, l'industria automobilistica, il settore agro alimentare, dei componenti elettronici e informatico. Il modo meno assistenzialista per aiutare questi settori è quello di aprire, attraverso negoziati intelligenti e convenienti per tutti, nuove rotte commerciali verso i paesi che si affacciano sul mediterraneo e i Paesi asiatici. A questo punto il Medio Oriente [1], zona ad alta tensione bellica acquisirebbe un ruolo di fondamentale importanza, perché diventerebbe un’importantissima zona di collegamento con la Cina e l’India ecc. L'area mediorientale possiede una scarsissima presenza di risorse idriche, quindi creare degli indotti idrici provenienti e dai Paesi dell’ex Unione Sovietica ecc, fornirebbe un punto di partenza per la pace e la prosperità in tutto il mondo. Questa prospettiva rappresenta un valida soluzione politica ai conflitti mondiali attualmente esistenti, che si aggiunge alle proposte avanzate dal sottoscritto nel libro: Teoria sulla qualità della vita applicata al sistema Italia, ma sul fronte finanziario la partita è già iniziata. Stanno nascendo colossi finanziari che a parere degli esperti, costringerà anche la Cina e l’India a giocare con le regole degli occidentali.
In questi ultimi tempi stiamo assistendo a due grandi fusioni con fisionomie abbastanza diverse. Da un parte l’asse Londra-Milano-Toronto siamo di fronte a un conglomerato destinato a diventare la prima Borsa al mondo per numero di società quotate (circa 6.700) e primo - in particolare - per le aziende del settore energetico e dall’altra parte, New York-Parigi-Francoforte  potrebbero dar vita alla prima Borsa per lo scambio dei derivati e nella raccolta di capitale.





[1] Storicamente, la dicitura Medio Oriente deriva dalla suddivisione amministrativa che la Gran Bretagna aveva operato per il mondo asiatico che da essa dipendeva in periodo coloniale, ma si riferiva in origine a una regione diversa da quella attuale: il cambiamento di significato è dovuto all'influenza americana.

Commenti

  1. Il paesaggio di un territorio esprime la natura originale di quel territorio, storica, che solo in parte può essere cambiata dall'uomo, ma esiste anche un paesaggio umano che dipende dall'intervento dell'uomo sul territorio e lo modifica anche radicalmente. Le bellezze naturali italiane sono state poco valorizzate, quindi si, ogni sforzo in questa direzione è importante, sopratutto cercando di deconcentrare l'attenzione dai soliti soggetti cari al turismo internazionale (alcune, ma poche città d'arte ed alcune, ma poche località costiere) decongestionando magari quelle località e favorendo una distribuzione più uniforme delle risors turistiche sul territorio, anche per non dimenticare che la Qualità della vita, per noi italiani, non dipende da quante masse turistiche riusciamo a far affluire nel paese (soldi) ma da come noi stessi riusciamo a godere di quanto ci circonda, che poi è la qualità della nostra vita.

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