Un nuovo ordine mondiale


clicca su->Ideologia della qualità della vitaConosciamo grosso modo il nostro presente e i presupposti da cui partiamo ci fanno intravedere un futuro incerto, ma attenti il nostro futuro dipenderà da come agiremo nel nostro presente, i presupposti potrebbero cambiare nel tempo... Per questo motivo dobbiamo cooperare per la creazione di una società che guardi al futuro con conoscenza e virtù... Questo è l'unico modo che abbiamo per prepararci alle nuove sfide! 

Domenico Esposito



L'ideologia della qualità della vita si allontana dal comunismo in quanto è mossa da fatti concreti e non utopici, venendo a rappresentare un nuovo linguaggio culturale che supera i concetti politici moderni di liberismo, statalismo, comunismo.  La teoria dell’autore si fa ancor più interessante quando si dichiara che la qualità della vita rappresenta un fattore di equilibrio tra gli eccessi negativi dello statalismo, che frena le capacità individuali, e del liberismo, che limita le capacità di un sistema Stato di perseguire l’interesse generale della comunità, ed è per questo un elemento di armonia per la democrazia moderna. Innovativa è anche l’idea che il concetto di qualità della vita debba entrare a far parte del nuovo vocabolario della politica sia a livello locale che mondiale in quanto racchiude in sé la concezione di diritti umani e di diritti della natura che sono tra loro imprescindibili.
Fondamentale è sottolineare che tale teoria non è imposta dall’alto, nel senso oligarchico del termine, né dal basso, in chiave di lotta di classe, ma è invece prettamente democratica perché penetra straordinariamente nell’interesse di tutta la comunità, in quanto essa stessa ne vive l’utilità.
Concludendo con le parole dell’autore: «L’ideologia della qualità della vita è, pertanto un nuovo ordine mondiale capace di guidare e governare il fenomeno della globalizzazione politica ed economica del futuro!».

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Globalizzazione della qualità della vita
1) Risorse
2) Ridistribuzione delle risorse 
3) Efficienza produttiva
Questi sono i tre pilastri (o anche valori di uscita, essi dipenderanno da quelli di entrata), i valori di entrata variano da persona a persona, entrano in gioco le soggettività idealistiche di ognuno di noi, che saranno decisive per la scelta del miglior progetto.

Ti sottolineo che questo articolo ( Sviluppo e crescita economica) è un capitolo del libro  Ideologia della qualità della vita  

Risorse
Il modo di ragionare dell’essere umano, a grandi linee, è lo stesso, così come il modo di percepire; ciò che cambia è il carattere soggettivo e le usanze, cioè il paesaggio di un territorio. Ciò che unisce le molteplici culture e le diverse specie esistenti è la necessità di una buona qualità della vita, la quale ci permette di sopravvivere sia fisicamente che culturalmente. La prima forma di globalizzazione umana è stata l’espansione dell’uomo su tutto il globo terrestre e con lui del suo modo di organizzarsi di volta in volta con strumenti diversi e innovativi. Alla base di questa evoluzione sta l’esigenza che ha l’uomo di migliorarsi, raggiungendo un livello di qualità della vita sempre più elevato, per se stesso e per la sua comunità. Oggi, grazie alla potente tecnologia che possediamo possiamo parlare di comunità in senso molteplice e quindi ha senso parlare di globalizzazione della qualità della vita....

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Oltre la crisi insieme cooperando
L’innovazione ideologica del nostro presente storico è il concetto politico di qualità della vita, un concetto trasversale per eccellenza, in quanto è un progetto che interessa concretamente la sfera soggettiva e oggettiva di ognuno di noi, delle nostre culture e di tutto ciò che ci circonda, indispensabile per la nostra sopravvivenza.

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Energia pulita che arrivi da oriente a occidente e
da occidente a oriente
sfruttando al massimo la luce solare
che nell'arco di 24 ore si sposta
da un'emisfero all'altro
(Domenico Esposito)
Risorse, efficienza produttiva
eco-sostenibile


















L’ideologia della qualità della vita interessa i luoghi del nostro agire quotidiano e tutti quegli ambienti che permettono l’esistenza di una qualsiasi specie vivente e dove si producono i beni primari necessari per la nostra sopravvivenza. Riguarda ai meno fortunati, agli invalidi, ai diversamente abili e ai più fortunati. Ideologia della qualità della vita significa: più opportunità per tutti, più pianificazione accurata per lo sviluppo economico di qualsiasi territorio, più cooperazione..., meno conflitti, meno stagnazione, meno recessione. Rappresenta il futuro per una società che si ritenga civile! Contiene in sé tutti quei meccanismi strutturali di cui spesso si parla in maniera isolata, sbagliando a mio avviso, fondamentali per la crescita culturale di qualsiasi territorio. Racchiude in sé quelle riforme strutturali che a gran voce vengono richieste dai presidenti di tutte le grandi banche centrali degli Stati, quando si parla di misure strutturali per affrontare il problema della stagnazione. Questo progetto è, secondo il mio modo di vedere, indispensabile per il progresso della società umana. L’ideologia della qualità della vita è, pertanto un nuovo ordine mondiale capace di guidare e governare il fenomeno della globalizzazione politica ed economica del futuro! Penso che sia importante chiudere questo scritto dicendo che esso rappresenta un lavoro in parte teorico, in parte pratico, ma che ancora molta strada c’è da compiere. Il mondo oggi è pieno di applicazioni di questa teoria e, con molto piacere, ho riscontrato che ciò avviene anche in Italia, cosa che mi ha dato qualche anno fa l’input iniziale per dedicarmi a questo progetto; si sta iniziando ad applicare con successo l’idea positiva che sta a fondamento del concetto di potere centralizzato, che come ormai ben sapete non è da confondere con lo statalismo. La mia speranza è che l’uomo con la sua libertà di iniziativa individuale, che non è da confondere con il liberismo senza scrupoli, capisca i benefici di questo lavoro per il bene dell’umanità.

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Il volume è di sicuro interesse perché un concetto come quello della qualità della vita viene affrontato partendo da posizioni teoriche per diventare, durante l’esposizione dell’argomento, una vera e propria guida pratica per raggiungere quegli obiettivi che permettono un miglioramento della vita del singolo e della comunità globale intera. Merito principale di questo lavoro è l’aver superato le teorie già esistenti e l’aver introdotto suggerimenti originali, come quelli riguardanti il corretto utilizzo del mezzo informatico per il raggiungimento di un più alto livello della qualità della vita. Gli argomenti sono concatenati in modo che il tema, sebbene originale e poco conosciuto dalla maggioranza, si sviluppi di volta in volta per mezzo dell’aggiunta di un nuovo tassello che permette di chiarire i concetti già affrontati e quelli che seguiranno. Una corposa bibliografia permette, a chi non è a conoscenza delle teorie da cui l’autore è partito per la trattazione dell’argomento principale di questo volume, di colmare le proprie lacune e confrontarsi con spirito critico con i diversi aspetti trattati. Chi invece ha già una discreta conoscenza dell’argomento sarà in grado di capire l’originalità dei temi proposti, uno su tutti la formazione di un vero e proprio partito mondiale in grado di perseguire quegli scopi utili non solo a una cerchia ristretta di persone ma a tutta la popolazione mondiale.



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il mio primo libro esce nel 2008, ciò dimostra
che sono stato il primo a parlare di
un nuovo ordine mondiale
necessario per uscire
insieme
dalla crisi





















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Sono appunti che interessano solo me:

COMMENTI DI DOMENICO ESPOSITO SU italiafutura:
#14 da Domenico Espositoinviato il 28/8/2011
Penso che le preoccupazioni di Massimo Peruzzo siano pienamente condivisibili. Vanno diritto nel cuore del problema dell'inefficienza del sistema Stato italiano e nella sua incapacità di prevedere ciò che accade! Sostenere la domanda interna con la sola cassa integrazione è una pura follia; è questo è ancor più vero se si pensa a questo tipo di crisi economica e ai rischi di stagnazione! In questo modo si rischia una lenta agonia. Il prodotto italiano non può competere con l'analogo prodotto che viene da Paesi dove esiste un costo di produzione molto più basso del nostro. Per questa ragione è inutile mantenere in vita attività produttive che non hanno nessuna chance di stare sul mercato! Bisogna fare pianificazione puntando su quei settori strategici e puntando sulla qualità a qualsiasi livello: questo significa maggiore ricerca, innovazione, lavoro e dedizione, nonché persone coraggiose e bravi condottieri! Se vuoi maggiori informazioni visita il sito www.domenicoesposito.eu
#9 da Massimo Peruzzoinviato il 28/8/2011 
Che la classe dirigente sia semplicemente vergognosa è oramai conclamato. Pur essendo Veneto, quindi di "estrazione leghista" penso che con questa manovra la Lega si sia giocata l'ultimo barlume di credibilità che le restava. Per quanto riguarda la manovra, io proporrei un drastico giro di vite sulla cassa integrazione. dalle mie parti ci sono decine e decine di aziende, che stanno usando la cassa integrazione come se fosse un bancomat. Quando non hanno lavoro, mettono tutti in cassa integrazione, senza preparare alcun piano di ristrutturazione aziendale. il moto è: tanto paga lo stato! non ho dati a disposizione, ma presumo che questo ci costi svariati milioni di euro all'anno e contestualmente causi una mancato tourn over del tessuto industriale. Cosa ne pensate?
#31 da Domenico Espositoinviato il 4/9/2011
Messaggio al Presidente del Senato: Egregio presidente del Senato, finalmente ho sentito parlare di trovare il modo per utilizzare in maniera efficiente i fondi europei per il Sud. So che si parla di incapacità di fare bandi da parte di funzionari regionali ecc. Io ritengo che ci sia un problema di incapacità anche da parte di chi è preposto a fare le scelte strategiche per lo sviluppo di alcuni settori produttivi. In questa lettera mi soffermerò sul settore primario a me molto caro! Sono del parere che il settore primario sia di fondamentale importanza; è la base di tutto, a maggior ragione per un Paese a vocazione turistica come l'Italia, che lei signor presidente conosce meglio di me. Sono convinto che il Sud Italia possiede un potenziale di sviluppo significativo per tutti gli italiani solo se si ha il coraggio di credere nei concetti che l'ideologia della qualità della vita ha nel suo grembo! Per maggiori informazioni può visitare il sito www.domenicoesposito.eu

#6 da Domenico Espositoinviato il 14/10/2011 
Maurizio le tue sono proprio belle parole, che condivido!!! Ad Andrea dico: credo molto nelle capacità delle singole persone e nelle idee innovatrici concrete. Quello che serve a mio modesto parere, non è dividersi tra liberali e statalisti, ammesso che esista la possibilità concreta per realizzare una cosa del genere, ma essere liberali nel modo giusto e statalisti nel modo giusto, sto parlando di una cosa che prende il meglio dell'una e dell'altra, anche perchè non è sempre vero che gli interessi particolari coincidono con gli interessi della comunità! Ammesso e concesso che il termine comunità sia lo stesso per tutti o della maggior parte! Tuttavia non esiste ancora un sistema matematico capace di determinare la giustezza delle cose e non esisterà mai! Quello che può e deve esistere è l'intelligenza umana, l'armonia e l'idea del bello che alcuni uomini di questa terra hanno in maniera più spiccata! Quindi non soluzioni esatte, ma idee dinamiche che si evolvono nel tempo e che migliorano la vita di tutti quanti noi!

#4 da domenico espositoinviato il 4/10/2011 
Il federalismo non è uno strumento creato per rafforzare l'Italia rendendola più unita, ma è uno strumento per rafforzare quei territori italiani che hanno costruito il loro maggiore benessere grazie alla famosa logica di potere cavuriana! Prendiamo ad esempio l'Europa! La cosiddetta Europa unita è un classico esempio di territorio dove di fatto vige un tipo di ordinamento federalista. Esiste un potere centrale che localizza una certa quantità di potere, nonostante ciò abbiamo la Grecia che sta per fallire ecc. Chi ci guadagna in tutto questo? Non certo quei territori che stanno peggio! Per responsabilizzare i territori basterebbe: maggiore trasparenza, maggiore merito, maggiori controlli, maggiore semplificazione, maggiori autorità indipendenti, ma tutto questo deve partire dalla lungimiranza di un determinato potere centralizzato. Se vogliamo veramente lavorare per unire questo paese sia economicamente che culturalmente, mettendo da parte gli odi e gli egoismi, dobbiamo accettare l'esistenza dell'ideologia della qualità della vita!!!

#6 da domenico espositoinviato il 4/10/2011
Il bicameralismo (Camera-Senato) della repubblica italiana fu creato per arginare le derive autoritarie di un possibile totalitarismo post-fascista. Sono convinto che questa struttura legiferante, così pesantemente burocratica sia antiquata, nonché causa principale del degrado della politica italiana! Dobbiamo avere il coraggio di cambiare le regole del gioco! Una nuova ideologia è alle porte! Mettiamo fine alla generazione dello scontro ideologico destra/fascisti-sinistra/comunisti.

#10 da domenico espositoinviato il 12/10/2011
Non basta semplificare, migliorare e rendere la macchina statale più efficiente come ho più volte accennato in altri commenti. Dobbiamo cambiare stili di vita, bisogna puntare sui mestieri antichi, agricoltura e pesca! Mare pulito e terre incontaminate. Bisogna puntare sulla scienza e su quelle multinazionali che finanziano la scienza. Bisogna puntare sul cinema e sull'arte per promuovere la cultura italiana nel mondo. Bisogna puntare l'edilizia ripensando le periferie degradate delle nostre città. Bisogna puntare ai mestieri di programmatori informatici, elettricista, panettieri, muratori, fabbro, idraulici ecc....ecc.! Se gli imprenditori italiani non punteranno sull'agricoltura ci penseranno quelli stranieri a farlo, come sta succedendo in Toscana....!

#28 da domenico espositoinviato il 12/10/2011
L'Italia ha bisogno di una nuova missione civilizzatrice! Una nuova ideologia politica: ideologia della qualità della vita! Cari amici ho letto tutti i vostri commenti e li ho trovati tutti molto interessanti. Sono convinto di potervi dare ad ognuno di voi una risposta, a mio avviso, interessante. Per tale motivo vi invito a visitare il contenuto idealistico del mio progetto per il presente e futuro dell'Italia sul sito www.domenicoesposito.eu Grazie! Vieni a cercarmi su facebook!

#27 da domenico espositoinviato il 12/10/2011
Ritorniamo ad investire nei prodotti agricoli e nei prodotti ittici. Puntiamo quindi sul settore primario! Investiamo i capitali privati nel recupero e nella valorizzazione dei paesaggi agricoli e marini, rivalutando tutti quei prodotti ad esso connessi. Investiamo i capitali privati nei parchi marini e nei depuratori per avere un mare pulito e balneabile! I capitali che si investono in questi settori non si perdono mai, anche perché l'Italia possiede un'importante settore turistico. Anche perché gli unici prodotti di qualità che saremo sicuri che nessuno e neanche la Cina ci imiterà sono quelli che appartengono a questo settore. Sto parlando di investimenti privati e non pubblici, quindi per lo Stato a costo zero. Per esempio Un impianto di depurazione a norma, moderno ed efficiente, in cambio di una concessione balneare di un'intera zona ecc. ecc....ecc.!
In questo sito troverai il materiale necessario per approfondire
Ultimamente ho notato che anche il partito democratico PD sta iniziando ad interessarsi al concetto di qualità della vita
http://www.partitodemocratico.info/lorenzobasso/index.php?option=com_content&view=article&id=202&Itemid=115
<a title = 'Circuito Scambio Link' href='http://www.circuitolinks.com/'>Scambio Link</a> 

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